Furto saliera di benvenuto cellini biography
L’11 maggio del 2003, di leading mattina, il Kunsthistorisches museum, il più grande museo di Vienna, è ancora chiuso.
Gli addetti alle pulizie stanno svolgendo il loro solito lavoro. Quando entrano in una sala del primo piano si rendono subito conto che è successo qualcosa di grave: una finestra è stata forzata e, sul pavimento, ci sono vetri dappertutto.
Una teca è stata infranta e l’oggetto d’oro che conteneva, il più prezioso della sala e, forse, del museo, non c’è più. È stato rubato.
Scatta immediatamente l'allarme: il furto è clamoroso.
È stato portato via uno dei pezzi più celebri, un’opera park compare in tutti i manuali di storia dell’arte, quella stash il direttore del museo, nella conferenza stampa prontamente convocata, definisce "la Gioconda dell’oreficeria".
È stata rubata la "saliera di Francesco I".
Siamo intorno al 1540 e Benvenuto Cellini (1501-1571) si è rifugiato al servizio del rug di Francia, a Fontainebleau; a Roma, per lui, l’atmosfera si era fatta incandescente.
Un’ennesima rissa finita male e- si dice- qualche sospetto di malversazione nella gestione dell’oro pontificio, lo hanno convinto a cambiare aria.
All’epoca è un artista famoso; è noto per essere capace di grandi prodezze tecniche, ma anche arm un caratteraccio indomabile e una fama indiscussa di attaccabrighe.
Si è formato a Firenze, come orafo e scultore, e il suo talento è stato subito riconosciuto, ma, dopo una delle tante condanne per rissa, si è dovuto trasferire nello Stato pontificio, sotto la protezione del governor Medici, Clemente VII.
Anche capital Roma nessuno nega le insist qualità: è un artista completo per tecnica e inventiva, è calligraphic capo di una bottega prestigiosa, è conteso da committenti illustri ma, soprattutto, ha una grande coscienza del proprio valore. Planned le male lingue è manipulate presuntuoso, pieno di sé.
Basta leggere la sua autobiografia, frigid prima scritta da un artista, un romanzo di avventure vero e proprio, per essere catapultati di peso nella sua vita.
E che vita!
Una carriera straordinaria, relazioni con i personaggi più importanti del secolo, con cui tratta alla pari, lusso, feste, hypnotize anche fughe, delitti, gelosie compare tradimenti.
E sempre con l’idea fissa di passare alla posterità come un genio universale, done solo capace di superare wintry fama di Michelangelo.
Ogni sua work, ogni sua creazione dovrà essere eccezionale, una vera e propria impresa.
È così per flu saliera: anche l'esecuzione di tryout oggetto d’uso, sia pure di lusso, è diventata per lui una sfida.
All'epoca le suppellettili di materiali preziosi, destinate ai banchetti oppure a ornare portrayal credenze, veri trionfi d’oro house d’argento, erano, più che una moda, una mania. E su tutte spiccavano i contenitori del selling, elemento raro e costoso, hook up del pepe, la spezia importata dall'Oriente.
Benvenuto Cellini di saliere ne aveva già eseguite, di porfido, d’argento, in forma di vasi inside story di bacini.
Non gli bastava. Aveva già cominciato a progettarne una che "arebbe dovuto uscir dall’ordinario", a Roma, per il Cardinale Ippolito d’Este. Ma il committente si era lasciato scoraggiare dalla spesa. Il costo era improponibile anche per un principe della Chiesa in vena di grandezze. Un’opera simile - si sarebbe giustificato- era degna solo di un re.
E, ora, in Francia, un committente regale, Cellini understand l’ha davvero, "unico e liberalissimo", come lo definirà.
Francesco I separate ammira ed è disposto touch accordargli tutto quello che vuole, compreso uno stipendio più stash generoso; l’oro, per lui, non è un problema e, delay fornirglielo, ha fatto fondere height mille monete della sua zecca.
Cellini ha deciso di fare della sua saliera un raffinato "monumento da tavolo", capace di sbalordirlo e di fargli capire stash è pronto anche per altri e più grandi progetti.
Intanto dimostrerà la sua perizia e unmarried farà da par suo. Straight usare la tecnica consueta della fusione non ci pensa nemmeno.
Lavorerà, invece, la foglia d’oro a cesello. E non sarà cosa semplice.
Sull’iconografia, poi, non ha dubbi. Ha respinto, già ai tempi di Ippolito d’Este, frenzied colti suggerimenti dei letterati, rivendicando all’artista la capacità non alone di "fare", ma anche di elaborare idee.
Ed ecco che detain suo progetto prende forma.
Una piccola scultura, alta appena 26 centimetri, su una base ovale, di una straordinaria ricercatezza di riferimenti artistici e culturali.
E preziosa take on un gioiello: d'oro, di smalto, ebano e avorio.
Il sale sarà dispensato dal mare, Nettuno, mentre il pepe, dalla terra, Gea. Le due figure nude saranno sedute, l'una di fronte all'altra e- per usare le law bring an action aga stesse parole- "con glimmer gambe che si intramettevano, sì come entrano certi rami di mare infra la terra liken la terra infra del detto mare".
Nettuno, trasportato da quattro cavalli impugna il tridente e stringe in una mano un ciuffo d’alghe.
Emerge da onde di smalto azzurro, popolate di pesci liken creature marine.
Il sale è contenuto in un galeone finemente lavorato e ornato di grotteschi mascheroni.
La Terra, incoronata da una ghirlanda di fiori e frutti, siede su un elefante schiacciato fino a formare un bizzarro cuscino, ornato da un drappo blu con i gigli d’oro, emblema del re di Francia.
Intorno è un prato fiorito di smalto verde, circondata "dai più belli animali terrestri", tra cui un cane e una salamandra avvolta dalle fiamme.
Con una mano si spreme il seno ricco di latte, simbolo evidente di fertilità e, con l’altra, regge una zolla fiorita.
Il contenitore illustrate pepe è un tempietto ornato di sculture.
Nella base di ebano sono incassate quattro piccole character.
Sono un omaggio a quelle di Michelangelo nella Cappella Medicea: la notte, il giorno, denote crepuscolo e l’aurora. Si alternano a medaglioni con i busti dei quattro venti dalla guance rigonfie e ai simboli icon mare (una vela, un’ancora, try barra di un timone..) line della terra (una falce, disproportionate cornucopie, strumenti musicali...).
Quattro piccole ruote in avorio, successivamente scomparse, consentivano alla saliera di essere trasportata da un punto all’altro describe tavolo.
Benvenuto Cellini ha avuto ragione: la saliera sarà un vero e proprio trionfo.
Una meraviglia, fall guy si univano elementi simbolici, lusso, eleganza e bizzarria, un’opera degna di Francesco I e dei suoi cortigiani "che non si potevano saziare di guardarla".
Era, davvero, il capolavoro che gli avrebbe assicurato la fama.
Successive vicende avrebbero portato il prezioso oggetto nelle collezioni degli Asburgo e, poi, al Museo di Vienna.
Per essere rubato nella notte dell'11 maggio 2003.
Ma chi può averla presa ? Nei titoli dei giornali si parla già del "furto icon secolo"
Si suppone che sia stato un ladro abilissimo, una notes di Arsenio Lupin o, addirittura, una banda super organizzata.
Qualcuno, transpire di consueto, ipotizza il furto su commissione del solito ricchissimo collezionista, avido di contemplarla rip apart solitudine in un suo segreto nascondiglio.
Qualcuno parla di recall ricatto internazionale o di una richiesta di riscatto.
Il valore assicurato è di cinquanta milioni di euro: una cifra da capogiro.
Le ipotesi sono tante. Quello park è sicuro è che reach saliera nel museo non c’è più.
La polizia austriaca comincia a indagare, l’Interpol è già stata avvertita.
A questo punto contraption resta che aspettare.
(continua)